Un computer e una connessione Internet: ecco cosa serve oggi a chiunque abbia voglia di allargare i propri orizzonti, potenziare il proprio sapere e persino prendere una laurea.
Cosa hanno in comune il web e i percorsi accademici? Semplice, delle piattaforme multimediali open source per l’e-learning, tra cui la più celebre e utilizzata è Moodle.
In che modo un ambiente informatico facilita la vita universitaria di alunni e professori?
Moodle: la piattaforma open source per l’apprendimento online
Moodle è entrato a far parte degli strumenti indispensabili per l’insegnamento e l’apprendimento in ambiente accademico già da qualche anno grazie alla sua praticità d’uso.
La possibilità di condividere in modo semplice e rapido il materiale necessario per le lezioni, l’opportunità di rispettare le consegne senza avere l’obbligo di essere fisicamente presente all’università e il vantaggio di seguire l’avanzamento degli studenti attraverso blog, chat e unità didattiche si è rivelato estremamente utile tanto per il corpo docenti, quanto per gli alunni.
In genere, è il dipartimento responsabile delle reti e dei servizi informatici dell’ateneo a fornire agli utenti di Moodle le credenziali per accedere al pannello della piattaforma. A seconda del profilo attivato (professore o studente) le funzionalità utilizzabili saranno differenti e più o meno limitate.
L’e-learning attivo con Moodle
Moodle rappresenta la sfida di un apprendimento online che sia lontano dallo stereotipo di un’acquisizione fredda e passiva.
La realizzazione di quiz e le funzioni di feedback rendono il processo di apprendimento del tutto attivo e facilitano, allo stesso tempo, le interazioni tra gli alunni e tra alunno e professore.
Non è tutto.
Trattandosi di una piattaforma di apprendimento open source, Moodle consente a chiunque sia in grado di scrivere in PHP e Javascript la possibilità di sviluppare ulteriori funzionalità, del tutto personalizzate, che si aggiungono a quelle già esistenti.